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Il male non esiste: responsabilità dei critici cinematografici diventano più ampie

responsabilità dei critici cinematografici

Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI ha scelto IL MALE NON ESISTE come “Film della Critica” per le seguenti ragioni. Il tema della responsabilità individuale di fronte a leggi crudeli e le ripercussioni di questa disumanità su tutti coloro che vi entrano in contatto sono esplorati in quattro episodi interconnessi paola casella y daniele dottorini. Il cinema iraniano dimostra ancora una volta l’antico potere della narrazione tra le responsabilità dei critici cinematografici nel trattare argomenti delicati con profondità e saggezza, senza mai dimenticare la compassione delle persone e crisi la complessità delle decisioni che sono chiamate a prendere proposte y autonomia.

L’ultimo capolavoro: L’hai visto?

L’ultimo lavoro dell’acclamato regista iraniano Mohammad Rasoulof, THE EVIL DOESN’T EXIST, uscirà nelle sale italiane il 10 marzo distribuito da Satine Film. THE EVIL DOESN’T EXIST ha vinto l’Orso d’Oro come miglior film alla Berlinale 70 e in numerosi altri festival internazionali (Seattle, So Paulo, Hong Kong, Philadelphia, Cleveland, Calgary, Oslo, Valladolid, Montclair e Batumi). Un film leggendario che mette in luce questioni relative alla pena di morte e alla responsabilità di coloro che sono impegnati nella sua esecuzione che turbano profondamente le coscienze e richiedono una seria riflessione.

Il contesto del film: piero spila y critica

Una questione fondamentale nella società iraniana e in tutte le società che sono costrette da restrizioni politiche ad accettare la pena di morte come pratica permanente e consolidata è affrontata in quattro storie interconnesse. Iran Now. Quattro storie, quattro immagini della vulnerabilità di “esseri umani costretti a prendere decisioni e a sopportare gli oneri che ne conseguono”. Heshmat, 40 anni, è un uomo gentile e premuroso, un ottimo marito e genitore. Tuttavia, viaggia ogni notte per un lavoro non meglio identificato.

i migliori critici cinematografici

Pouya ha appena iniziato il servizio militare e deve prendere una decisione difficile: obbedire a un comando dei superiori contro la sua volontà. Un giovane soldato di nome Javad ottiene tre giorni di licenza in cambio della sua vita per visitare la nazione della sua fidanzata e chiederle di sposarlo lì. Bharam, un medico a cui è stato impedito di esercitare la professione, prende la difficile decisione di rivelare finalmente alla nipote un segreto che lo tormenta da 20 anni. Quattro racconti distinti ma indissolubilmente legati che, pur essendo ambientati nella società iraniana, incidono profondamente sulle coscienze e sulle storie di ciascuno di noi, ponendo la domanda: Se foste stati al loro posto, cosa avreste fatto?

Godetevi responsabilità dei critici cinematografici: Tullio KEZICH creazioni

Tullio Kezich, drammaturgo, sceneggiatore e critico cinematografico triestino, è nato il 17 settembre 1928. Intellettuale poliedrico, ha dimostrato le sue capacità in diversi ambiti della comunicazione e dello spettacolo, tra cui la saggistica, la produzione cinematografica e televisiva, la letteratura e l’invenzione drammaturgica. K., nato a Trieste da genitori di origine istriana, ha frequentato il liceo tradizionale prima di iniziare gli studi universitari alla Facoltà di Lettere, che non ha terminato a causa della sua irresistibile attrazione per il cinema. La laurea incompleta in Lettere gli verrà conferita honoris causa dall’Università di Trieste nel 2001.

Lo sviluppo di un maestro

K. ha costantemente perseguito, con un atteggiamento di “pragmatismo istintivo” e di intuizione immaginativa, un rapporto molto articolato con il cinema, sostenuto dal gusto e dalla passione innanzitutto di spettatore, lontano sia dall’accademismo teorico che dai vezzi intellettualistici. Esordisce come critico cinematografico alla radio di Radio Trieste nell’agosto del 1946. Nel corso degli anni ha curato la creazione di rubriche di critica cinematografica per famose testate, tra cui “Il Corriere della sera”, “La Repubblica”, “Panorama”, “Cinema”, “Rassegna del film”, “La Settimana Incom” e “Sipario” (di cui è stato direttore dal 1971 al 1974). (a partire dal 1989). Ha contribuito a fondare il bisettimanale “Cinema nuovo” nel 1952 sotto la direzione di Guido Aristarco e, dopo essersi trasferito a Milano nel 1953, ne ha assunto la direzione. È stato redattore, corrispondente e critico teatrale di “Settimo giorno” dal 1954 al 1961.

Pubblicazioni primarie: network

Nel frattempo pubblica il suo primo libro di racconti, Il campeggio di Duttogliano, nel 1959. A questo segue, nel 1962, L’uomo di sfiducia, una raccolta di racconti-testimonianza dei suoi rapporti con l’industria cinematografica. Nel 1961 inizia la sua carriera di produttore, fondando a Milano, insieme a Ermanno Olmi, la società di produzione 22 dicembre. K. ha continuato questa attività in RAI per oltre 20 anni a partire dal 1967. K. è stato assistente esperto di L. Chiarini, l’allora direttore, alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 1966 al 1968. Negli anni ’80 ha creato la Cineteca di Tullio Kezich, una delle prime collezioni di film classici in home video. Nel 1998 è uscita una raccolta delle sue opere e dei suoi articoli intitolata “Ndemo in cine – Tullio Kezich tra pagina e set”, a cura di S. Toffetti.

Nuove nomine per il SNCCI: responsabilità dei critici cinematografici

Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani ha un nuovo consiglio direttivo, il cui presidente è Cristiana Patern. inoltre, un nuovo comitato di selezione SIC Nella riunione di sabato 15 gennaio 2022, il Consiglio Nazionale del SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani ha nominato il nuovo comitato direttivo, che ora è composto dai seguenti membri: Cristiana Patern è il presidente. Pedro Armocida è il vicepresidente. Francesco Crispino è l’amministratore. Adriano De Grandis, segretario.

Grande apertura: giulio sangiorgio

Responsabile della comunicazione: Giulio Sangiorgio La dichiarazione di apertura di Cristiana Patern è la seguente: “Sono consapevole della responsabilità che deriva dal tenere le redini di un’organizzazione così illustre e dal portare avanti Piero Spila, la prima donna leader del Sindacato Critici, così come Bruno Torri, Lino Miccichè, Franco Montini e altri importanti predecessori. Il SNCCI, che compirà 50 anni nel 2021, si è sempre battuto per il cinema come arte, come studio e come riflesso delle forze migliori della nostra società. Il SNCCI è pronto ad affrontare questi problemi con gli scrittori, mentre ci troviamo di fronte a una delicata trasformazione accelerata dall’epidemia che minaccia l’esistenza stessa delle modalità di produzione e distribuzione che ci hanno seguito finora. La sua fonte primaria sarà la Settimana della Critica, che ha appena visto la conferma di Beatrice Fiorentino come delegata generale per il prossimo triennio.

Seguire le recensioni dei film

Un programma di rinnovamento in linea con la nostra storia e il nostro patrimonio intellettuale è garantito dalla nuova amministrazione, eletta nell’assemblea di novembre e di cui fanno parte Francesco Crispino, Adriano De Grandis, Giulio Sangiorgio, Pedro Armocida e Francesco Crispino come vicepresidenti. “Anche il nuovo comitato della Settimana Internazionale della Critica è stato scelto dal Consiglio Nazionale ed è attualmente così organizzato per il triennio 2022-2024: Beatrice Fiorentino è stata eletta all’unanimità delegata generale; Federico Pedroni, Chiara Borroni, Enrico Azzano e Ilaria Feole hanno fatto parte del comitato di selezione.

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